martedì 4 giugno 2019

Tu, il mio oceano



TITOLO: Tu, il mio oceano 
AUTORE: Benedetta Cipriano 
GENERE: Contemporary Romance
DATA DI USCITA: 28 Maggio 2019
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO.
Spin-off del romanzo “La luna nell’oceano”. I romanzi possono essere letti separatamente.

Savannah

Nei miei occhi c’è il riflesso sbiadito di una lacrima distrutta, ma lui riesce a vederci sconfinati prati verdi.
Il mio cuore è deteriorato dall’unica ferita che, ancora sanguinante, mi ricorda il primo pianto nel quale sono affogata. Lui, però, con il suo sguardo più nero di una notte senza stelle, assorbe il mio dolore, lo anestetizza e lo porta via con sé. 
La maschera dietro la quale nascondo le mie ferite mi permette di sorridere, ma nei miei sogni si cela un desiderio di rinascita.
Sogno di perdermi nel vento, sogno di scappare via, lontana dai ricordi, lontana da me stessa.
Lui mi abbraccia fino a sfiorarmi l’anima: i suoi sono abbracci senza parole, gesti muti, silenziosi, nei quali riesco a scorgere il riflesso invisibile del suo tormento.
Non ho idea di cosa lo distrugga.
Non ho idea di quale sia il dolore che porta nel petto, ma so che insieme condividiamo una ferita.
Le nostre ferite sono impercettibili a occhio nudo, ma sono ciò che ci unisce.
Lui si chiama Dante e no, non è il mio uomo, ma è l’unico in grado di mettere insieme i pezzi del mio cuore.
La sua anima è cupa, esattamente quanto lo sono i suoi occhi neri. 
Vorrei stringerlo forte a me fino a toccare il peso che porta dentro, ma non posso farlo: quell’anima è stata già donata a qualcuno, e quel qualcuno non sono io. 
Quel qualcuno è l’oceano.

Dante

Non chiedermi chi sono. Potrei dirti che sono un surfista, che l’oceano è il mio posto sicuro e che tra le onde lascio andare parte di me stesso.
Potrei raccontarti della scintilla che si accende in me quando mi ritrovo a vincere contro quello stesso oceano, a domare le sue onde come se fossi l’unico in grado di tenere a bada quell’immensa distesa d’acqua.
Potrei raccontarti tutto questo, ma sono sicuro che non scopriresti altro.
Nei miei ricordi ci sono le note spezzate di un violoncello e un senso di colpa con il quale lotto ogni giorno.
Nel mio presente c’è lei, con i suoi occhi immensi, verdi e distrutti.
Con la sua ironia, dietro la quale cela le sue ferite.
Il suo profumo è intenso e delicato, quanto quello delle fresie.
I suoi capelli sono scuri più del cioccolato e i suoi sorrisi sono timidi, impauriti, appena accennati, nascosti.
Ma io l’ho sentita ridere. Ho visto la luce nel suo sguardo diradare la foschia dalla quale è perennemente avvolto.
Ho scorto la bellezza del suo cuore distrutto e me ne sono impossessato.
Lei però non è mia e non lo sarà mai.
C’è solo un posto a cui appartengo e a cui concedo tutto me stesso, e quel posto è il mio oceano.
Bentornati!
Eccomi qui a parlarvi del nuovo romanzo di Benedetta Cipriano "Tu, il mio oceano", spin - off del precedente "La luna nell'oceano". Anche stavolta, l'autrice ci trascina in una storia penetrante, nella quale ritroviamo una prosa in grado di dare pieno risalto ad una figurazione di sentimenti ed eventi, volti a cogliere l'intimità dell'animo dei protagonisti. Con discrezione e rispetto, Benedetta ci induce a scrutare attentamente la profondità di quegli occhi verdi, che appartengono a Savannah, la protagonista femminile del romanzo. 
Una donna capace di mascherare e dissimulare le sue paure e i suoi tormenti dietro all'ironia con la speranza di cancellare, per sempre, le ferite sanguinanti del suo passato. 
E' nel suo negozio di fiori che, immersa nei colori vivi e inebriata dal loro gradevole profumo, trova rifugio dai suoi incubi. 
Ma è l'affascinante  insegnante di Surf, Dante, ad allentare la sua sofferenza e a spingerla a rompere quel dannato silenzio, che l'ha rinchiusa per anni in una prigione emotiva. Ed Ora, a trent'anni, è nell'abbraccio di Dante che ritrova la sua serenità. Lui è come quell'oceano, che ogni giorno sfida, impetuoso, inquieto, ma, allo stesso tempo, sa conferire, a chi lo vive, la calma, il coraggio di guardare nelle sue profondità e di conoscere le increspature del suo animo. Dante non è affatto perfetto, vive un continuo contrasto interiore tra scelte sbagliate e le conseguenze di  quegli errori che, a causa dei sensi di colpa, continua a compiere. Ma salvifica, per entrambi, è l'illusoria amicizia che li lega, la quale sottende, in realtà, un legame molto più intenso. L'amore. 
Benedetta ci porta ad oltrepassare le apparenze, a vedere oltre le fragilità e le incoerenze.Tutto ciò si riflette nei comportamenti dei due protagonisti, perché le loro ferite sono diverse, e proprio per questo, insieme danno vita ad una complementarità naturale. Quei sentimenti, che nutrono reciprocamente, diverranno il motore di una crescita, di una maturazione, che li spronerà a risolvere i propri problemi. Aiutandoli ad abbandonare il ruolo di vittime e carnefici, che per anni, in modo alternato, hanno sentito di ricoprire nella loro esistenza. 
Consiglio la lettura di "Tu, il mio oceano", a chi non teme di confrontarsi con tematiche delicate che suscitano, nei protagonisti e anche nel lettore, emozioni forti.
E' solo nel momento in cui guarderemo dentro di noi, affrontando i nostri demoni interiori, per quanto questo possa sembrare difficile da fare, essi cesseranno di nutrirsi delle nostre paure allora potremmo tornare  davvero a vivere.
Buona lettura 
Laura



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