martedì 9 luglio 2019

L'unica cosa che voglio

Emma Addison tiene gli occhi sul traguardo. Ormai è vicina ad avere la vita che ha sempre desiderato. Ha quasi finito il suo master universitario, il che significa che presto potrà lasciare il suo lavoro al Cameo Hotel, dove fa la receptionist per mantenersi. Dopo tanti sacrifici, finalmente tutto sta andando per il verso giusto ed Emma è pronta a godersi il successo. Finché il signor Gavin Grayson non arriva al Cameo Hotel pronto a sconvolgere tutti i suoi piani. Assecondare un cliente così esigente non sarà per niente semplice...
Bentrovati!
Oggi vi parlo del romanzo "L'unica cosa che voglio" di K.I. Lynn, edito da Newton compton editori.
Inizialmente incuriosita dalla sinossi della storia, ho intrapreso, con entusiasmo, la lettura, ma, dopo i primi capitoli, mi sono ritrovata a sperare di giungere il prima possible alla fine!!! Aldilà del gusto personale, la trama, la caratterizzazione dei personaggi e gli eventi, che all'interno vengono proposti, risultano scarni. 
Il linguaggio è scialbo, i dialoghi restano sulla superficie, non fanno emergere una profondità di pensieri che rispecchierebbe le caratteristiche dei protagonisti. E questi ultimi incarnano una serie di clichè che i lettori  hanno più volte avuto modo di leggere. 
È pur vero che, appartenendo al genere romance, la storia possa presentare elementi non originali, ma è il come questi vengono narrati a renderli "unici". In questo caso, non si ravvede una complessità dell'impianto narrativo. 
L'unica nota originale è la capitolazione che segue il tema dell'ambientazione del romanzo, ed è strutturata citando i piani del "Cameo Hotel". Idea carina, peccato che si perda valutando il quadro generale del romanzo. 
La protagonista femminile, Emma, è una studentessa che pur di mantenersi da sola e conseguire i suoi obiettivi, lavora presso la reception dell'hotel. Le sue giornate sono piene di sonno arretrato, studio e lavoro, e non ha la minima intenzione di lasciarsi coinvolgere dai sentimenti o dalle relazioni. Fin quando non piomba nella sua vita l'affascinante quanto autoritario, pignolo e intransigente, Grayson. Un uomo dedito al lavoro, che si trova ad essere attratto dalla bellezza e dall'indipendenza della giovane Emma. Mi sarei aspettata una dinamica differente tra due protagonisti dal carattere così forte, ma, in realtà, tutto scorre come sempre. Lei affascinata da lui, capitola senza tante peripezie. Ciò mi ha delusa particolarmente, poiché mostra una scarsa cura nello sfruttare le sfumature caratteriali, che avrebbero dato al lettore una sensazione di coinvolgimento durante la lettura. L'autrice non ha sfruttato la potenzialità di Emma e Grayson, non ha effettuato scelte azzardate, che avrebbero reso la trama più originale. Ha preferito non rischiare, ma ciò fa sì che "L'unica cosa che voglio" risulti, in tutto e per tutto, prevedibile, scontato e poco entusiasmante.
La struttura sintattica è elementare, frasi brevi e descrittive, raramente troviamo periodi corposi, che danno risalto alle riflessioni dei protagonisti. Ora non leggendo in lingua, non so se questo sia un problema riconducibile alla traduzione e al riadattamento del testo per il pubblico italiano, o sia proprio lo stile dell'autrice. 
In conclusione questo romanzo si legge con molta rapidità; non ci sono spunti di riflessione, tormenti tali da emozionare il lettore e suscitare in lui determinati stati emotivi: non c'è pathos! Il lessico utilizzato è chiaro e  basico, a tal punto che, nelle scene più hot, diviene limitante, scadendo, così,  in un accenno, mal riuscito, di dirty talk. Gli elementi che andrebbero a costruire originalità vengono invece offuscati da scelte in linea con le classiche dinamiche del romance.


Laura De Angelis

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