martedì 16 luglio 2019

Hannah





Titolo: Hannah
Serie: Volume 2 di “Kaelan”. (Conclusivo)
Autore: Cinzia La Commare
Data di pubblicazione: 29 giugno 2019
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“Non avrei mai scordato cosa mi aveva fatto, ma neanche fino a che punto lo avevo amato”.

A volte scappare non basta.
Ad Hannah è stata data l’opportunità per fuggire, Kaelan l’ha lasciata andare, ma la voce dell’uomo che ha amato sembra seguirla dovunque vada. 
Lei non riesce a dimenticarlo, e sebbene lo voglia non è capace di spezzare quel legame che ancora sente nei confronti di chi ha portato tanto dolore nella sua vita.
Il terrore, la distanza, la sicurezza che vorrebbe darle Roy, un coetaneo conosciuto nel periodo più orribile della sua esistenza, ad Hannah non bastano per dimenticare Kaelan. 
A volte l’unica cosa che puoi fare è tornare. 



Ciao a tutti e bentrovati!
Sono qui, oggi, a parlarvi di quello che dovrebbe essere il seguito di "Kaelan" , ma che, invece, secondo me, è semplicemente il libro che ci racconta la storia di Hannah, dopo la fatidica notte che chiudeva il romanzo precedente. 
Non vi troverete a leggere qualcosa di spensierato e divertente. Al contrario, l'autrice è molto brava nel farci entrare nella testa e nei sentimenti della protagonista, entrambi terribilmente scossi. Quella che troviamo tra queste pagine è una ragazza distrutta, spezzata, ossessionata, paranoica. 

"Ma Kaelan mi aveva spenta. Aveva spento il mio amore, aveva spento il mio cuore, la mia anima era avvizzita come un arbusto ghiacciato dal terrore e che non può più germogliare."


Non riesce a superare ciò che è accaduto quella sera e non riesce a lasciar andare Kaelan. Da un lato è terrorizzata da lui: è fuggita lontanissimo, in un paesino di campagna sperduto perché non vuole che la trovi. Non riusciva più a vivere a New York con la sensazione perenne di essere seguita, così è scappata.

"Ero perduta. Mi sentivo perduta"


 Ma, in fondo, al contrario, vorrebbe che lui la trovasse perché sa di amarlo ancora. E questo particolare la destabilizza ancora di più, in quanto non può amare un mostro. 
Inizia, così, ad andare in analisi da uno psicologo. Il percorso di rielaborazione interiore sarà lungo, difficile e doloroso, fatto di negazione ma anche di accettazione. La nostra protagonista arriverà a toccare il fondo più di una volta prima di capire che la svolta può arrivare solo se a volerlo è lei. 
Devo essere sincera e ammettere che, nel leggere, la prima metà del libro mi ha un po' annoiata: mi trovavo continuamente di fronte alle stesse situazioni e alle stesse reazioni da parte di Hannah, senza che, tutto ciò, le facesse fare alcun passo in avanti. Però, poi, procedendo nella storia, ho capito che quella parte era fondamentale perché, in questo modo, l'autrice è riuscita a farmi vivere il momento di perdizione insieme alla protagonista. 
Questo romanzo nasconde, tra le sue pagine, un messaggio forte e nitido, reso ancora più chiaro dalla nota dell'autrice alla fine. Messaggio che mi trova completamente d'accordo, così come sono completamente d'accordo su come Cinzia La Commare abbia voluto che si concludesse la storia di Hannah. Già a metà  speravo andasse proprio in quel modo!
Anche questo libro, come il precedente, è scritto molto bene. Stavolta la voce narrante è solo ed esclusivamente Hannah. L'autrice ha scandagliato nel profondo l'anima della nostra ragazza, andando ad analizzarne ogni minima sfumatura, ogni comportamento o reazione. 
È sicuramente una lettura consigliata a coloro i quali amano i libri con profonde riflessioni psicologiche, con particolare attenzione all'animo umano con le sue debolezze. 

Federica Verdecchia

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