mercoledì 7 agosto 2019

The aristocrats


Titolo: The aristocrats
Autrici: Daria Torresan, Brunilda Begaj

Genere: mafia romance

Prezzo: € 2,99, per gli abbonati a K.U 0,00 euro

Data di pubblicazione: 1 agosto 2019

Link d'acquisto: The aristocrats

Editore: self publishing 

Booktrailer: watch


Ricchi, potenti e di una bellezza quasi eterea, i fratelli Doko sono “I signori dell’est-Europa”. Arroganti, pericolosi e disonesti fino al midollo, non provano pietà, non rispettano le regole e l’unica legge che conoscono è la loro.
La sola parola che conta è la loro.
Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.
Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti.Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente?
Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla.



Bentrovati!
Oggi vi parlo di "The aristocrats", il nuovo romanzo di Daria Torresan & Brunilda Bejai, pubblicato la scorsa settimana in self. Le autrici ci propongono un mafia romance ambientato nell'Europa dell'est, precisamente in Albania, dove l'odio e la brama di potere spingono la famiglia Doko a compiere azioni spietate e ad infrangere la legge, pur di mantenere saldo e accrescere il proprio impero. "I signori dell'Est" non temono la giustizia, perché essa è corruttibile, si piega al loro denaro, poiché gli individui che rappresentano le istituzioni sono spesso sospinti da un animo incline alla paura, o propensi ad eludere i principi che dovrebbero applicare in cambio di favori o denaro. Questo rende illimitato il potere dei Doko loro sono la legge. Ma a rendere difficile la loro egemonia, ci pensa la famiglia Norik. Quattro donne che, pur avendo un passato non immacolato, hanno tratto da esso l'occasione per risalire, per cambiare i propri destini e quelli delle persone meno fortunate. Sono spinte dal desiderio di proteggere chi non ha nulla, per questo danno valore e fiducia al potere della legge. Comprenderete da tutto ciò le differenze sostanziali che governano gli animi dei protagonisti, che si sfidano, si confrontano e scontrano più volte, sorretti dal desiderio di non cedere e perdere i propri obiettivi. La linearità degli eventi viene più volte rimessa in gioco, sconvolta e costretta a rimodellarsi ad ogni colpo di scena, ad ogni segreto che, nel corso della lettura, verrà alla luce, sovvertendo così gli equilibri e i legami tra i singoli componenti delle due famiglie. Coinvolgente, dinamico, appassionante, intenso e sorprendente, sono questi gli aggettivi più calzanti che riescono a definire la vera essenza di questo romanzo, che tiene il lettore in pugno fino alla fine della lettura. Sarete immersi tra le dinamiche emotive in cui i confini tra odio, amore e passione sono talmente labili da sovrapporsi e perdersi l'uno nell'altro. Le autrici hanno dato vita ad un impianto di personaggi ben caratterizzato. Nei membri della famiglia Doko si sente, tangibilmente, l'influenza patriarcale, che si scontra con la tenacia e arguzia femminile delle donne Norik, cresciute in una famiglia matriarcale. Daria e Brunilda, in un unico volume, hanno condensato e sovrapposto più storie, regalando ad ognuna il proprio finale. Una scelta che ho apprezzato ma, che, inevitabilmente, ha comportato dei sacrifici. Noterete, infatti, che sono scarse le parti descrittive che collocano il lettore nello spazio di azione in cui la storia si svolge, lasciando pieno risalto ai dialoghi tra i vari personaggi, ed un salto spazio-temporale che ci porta a vivere i destini di tutti, due anni dopo. Scelte che possono piacere o non piacere, ma che vanno comprese vista la natura autoconclusiva che "The Aristocrats" ha.
Consiglio la lettura del romanzo a chi ama il genere, a chi predilige letture incentrate sulla dualità dei personaggi, che emergono da una narrazione fluida e piacevole.


Laura De Angelis


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