giovedì 18 aprile 2019

Affare Fatto




Titolo: Affare Fatto
Autore: Maddalena A. Cecere
Edito: Sefl Publishing
Data di pubblicazione: 11 Novembre 2018
Sceglierla come finta fidanzata è stato il miglior affare di sempre. 
Un affare che rifarei all’infinito. 
L’affare della mia vita. 
Isabel è una persona solare, socievole e affabile, ama il suo lavoro, ha tanti amici e… 
Resettiamo tutto e ricominciamo. 
Isabel è una musona, ama la solitudine, non si è mai innamorata, odia il suo lavoro e il suo capo, ma soprattutto il mattino. Ah, la tipa è estremamente vendicativa. 
Samuel cerca una finta fidanzata da portare a casa per le vacanze, ma è più facile a dirsi che a farsi. Il suo unico intento è quello di scoraggiare sua nonna che ha come unico obiettivo quello di accasare il nipote. Ormai prossimo all’esilio, si imbatte in una cameriera poco cordiale e piuttosto aggressiva: la candidata ideale.
Indovinate chi è?
Esatto, avete capito bene.
Convincerla ad aiutarlo non sarà facile, portare a termine il piano che hanno concordato si rivelerà un’impresa ardua, ritornare ognuno alla propria vita sarà infattibile.
Due persone totalmente diverse. 
Una famiglia invadente.
Un affare che li metterà a dura prova.
Un’attrazione incontenibile.
Un passato difficile.
Un amore impossibile. 
O forse no?

Isabel annuisce soddisfatta e si appresta a lasciarmi solo con una certa urgenza. Incrocio le braccia e attendo l’inevitabile: guardare la mia ultima possibilità sfumare… Ma qualcuno dall’alto decide di abbracciare la mia causa e – udite, udite – la macchina della psicopatica decide di abbandonarla proprio questa sera. Mi godo la scena in religioso silenzio, guardo Isabel provare e riprovare ad avviare il veicolo, sbuffare e infine rassegnarsi, dando un colpo al volante.
Come si dice? Morte tua, vita mia. Mi dispiace per lei, davvero, ma sono contento per me. Potrei addirittura ridere della situazione, ma non sono crudele e non mi piace infierire. Vedete, non sono poi così terribile.
Scende dalla macchina, incavolata nera, sbatte la portiera e dà un calcio alla gomma anteriore. Certo, dopo un simile trattamento il suo veicolo di sicuro partirà.
«Problemi?» domando, cercando in tutti i modi di mascherare il mio compiacimento.
«Ma chi sei, l’uomo delle ovvietà?».
Questa volta non riesco a trattenermi e rido in modo incontrollato. Isabel, com’è giusto, non sembra apprezzare il mio comportamento e mi fissa in modo truce.
Bene, cerchiamo di farci perdonare…
«Sai, io ho una macchina…» la butto lì.
«Anch’io, come puoi constatare». Indica il suo veicolo con la mano.
«Ma la mia è funzionante» le faccio notare.
Batte un piede a terra e incrocia le braccia al petto. «Penso di odiarti».
È perfetta, la candidata ideale.
«Posso darti un passaggio?» propongo. Isabel guarda la sua macchina e poi me, è chiaramente indecisa e devo giocarmela bene. «Non sono un serial killer».
«A mio parere porti iella, e questo non fa di te un uomo innocuo a prescindere. Che non sei un serial killer, poi… Ci sono serial killer che ammetterebbero mai di esserlo?».
«Ma io non lo sono, quindi non ho nulla da ammettere».
Ci pensa ancora ed è pronta a cedere, me lo sento.
«Come sintonizzi il volume della TV e della radio?».
Ragazzi, questa tipa sta seriamente messa male. 
«Eh?».
«Rispondi» mi esorta.
Esattamente cosa vuole sapere?
«Puoi spiegarti meglio?».
Sbuffa scocciata e alza, per la milionesima volta, gli occhi al cielo in un chiaro segno di insofferenza. Alla fine quella scocciata è lei? Cosa da non credere. 
«Pari o dispari?» mi esorta.
È seria? 
Ve lo state chiedendo anche voi? Bene, vi comunico che è seria, non batte ciglio e aspetta la mia risposta.
Bentrovati!
Oggi vi parlo di "Affare fatto" un romanzo autoconclusivo di Maddalena Cecere. Il libro racconta la storia di Isabel e Samuel dal punto di vista alternato dei due protagonisti. 
Da sottolineare la scelta dell'autrice di far parlare direttamente i protagonisti con il lettore, ciò rende la narrazione molto coinvolgente e mi è piaciuta molto!
Isabel è una giovane ragazza con un "brutto carattere", scontrosa e poco socievole. Tutto ciò non è proprio l'ideale per chi, come lei, fa la cameriera in un bar. Un giorno si scontra, nel vero senso della parola, con Samuel, un giovane imprenditore "disperato" in cerca di una finta fidanzata. A causa di questo scontro, Isabel ha un battibecco con il suo responsabile. Questo fatto è la goccia che fa traboccare il vaso e la porta a licenziarsi. Il nostro protagonista la aspetta fuori dal locale per scusarsi, resta molto colpito dalla ragazza e crede che sia quella giusta per interpretare la sua finta fidanzata da presentare ai suoi genitori, che vogliono vederlo sistemato. Nonostante non si conoscano, lui la convince ad accettare la sua proposta. La convivenza forzata a casa dei genitori di Samuel porta i due ragazzi a conoscersi meglio e tra loro si crea un'inaspettata complicità. Nonostante possa sembrare ormai un percorso in discesa, quello tra i due protagonisti, i fantasmi del passato di Samuel rimettono tutto in discussione. Ovviamente per scoprire il resto dovete leggere il romanzo. Io lo valuto con un punteggio pieno e ve lo consiglio vivamente perché è una storia che non smetterà di stupirvi. Dopo una partenza allegra, spumeggiante e molto divertente, mai avrei immaginato di trovare una seconda parte molto seria ed in grado di far riflettere, dove i protagonisti imparano a riconoscere ed esprimere i propri sentimenti. 
"Molte volte l'amore è qualcosa che diamo per scontato, qualcosa di cui parliamo con leggerezza, quando invece è estremamente raro, prezioso e importante". 
Nonostante questi due aspetti all'apparenza contrastanti, non ho perso la voglia di leggere il racconto, l'autrice è stata veramente in gamba ed è riuscita a tenere vivo l'interesse del lettore. 
Adesso vi saluto e vado a prepararmi per una nuova lettura. 

Angela

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