martedì 11 dicembre 2018

Segnalazione - Christmas on the Road: Amore in autostrada



Titolo: Christmas on the Road: Amore in autostrada
Autore: Laura Pellegrini
Editore: Self Publishing
Genere: Romance
Data di pubblicazione: 29 novembre 2018
Pagine: 81
Prezzo ebook: 0,99 euro, per gli abbonati a K.U. 0,00
Link d'acquisto:https://amzn.to/2LczT6p

Vi siete mai ritrovate di notte lungo l’autostrada, con la macchina in panne, mentre fuori fa un freddo che si gela e il vostro unico soccorritore è un camionista che pare uscito dalla teoria sull’evoluzione di Darwin? Una storia assurda, mi direte, una di quelle che se la racconti non ci crede nessuno. E vi do ragione, eppure, a me è successo e a poco meno di due giorni dal Natale. E la cosa bella di tutta questa faccenda è che quel camionista, ovvero l’anello mancante, o per meglio dire il sig. Cesare, come si fa chiamare lui, è l’esatto esempio di uomo che nessuna donna vorrebbe trovarsi davanti. Non di notte, almeno, o forse sì… Occhi neri, capelli lunghi fino alle spalle, barba che pare incolta, immancabile camicia a scacchi. Penserete che vi stia parlando del solito stereotipo di uomo rude, ma la cosa qui si fa complessa. Perché?
Be’, sedetevi, fatevi preparare una bella tazza di tè, al resto ci penso io. Mi chiamo Sabina Diodati Morelli, sono una manager, vivo a Milano e sulla A1 direzione Firenze, una notte, ho incontrato lui. Christmas on The Road, un racconto frizzante, divertente e tutto natalizio da leggere durante le vacanze.
Cesare e Sabina vi aspettano!

Con prologo e sinossi del prossimo romanzo in uscita a gennaio "Le confessioni di Emma".

“Che altro c’è?” Lui si volta e mette una mano sul pannello divisorio. Mi guarda, tutta, da capo a piedi scaldandomi più dell’acqua che mi brucia la pelle. “C’è che non ti sei insaponata bene” asserisce, la mano ferma sul pannello, gli occhi ombrati e vigili sui miei movimenti. Sento le piastrelle freddarmi la schiena improvvisamente e comprendo di aver arretrato di un passo. Un brivido mi fa tremare, ma non so se è colpa dell’acqua che adesso non mi scalda più così tanto. E’ colpa sua e delle sue mani grandi che ora si ricorrono sui bottoni della camicia a scacchi e subito dopo sulla maglietta bianca che porta sotto. Si spoglia velocemente senza staccare gli occhi da me che mi faccio piccola piccola contro l’angolo del cubicolo perché, malgrado tutto, la sua mole ancora mi spaventa. Mi spaventa e mi eccita. E poi riempie tutto. Le spalle, il torace ampio, le braccia tornite e forti fanno dello spazio che mi ha accolta fino a ora un luogo piccolo e malapena vivibile. L’acqua gli cade addosso, gli bagna i capelli e la faccia, ma non si sposta. Mi fissa con insistenza, con una voglia che non nasconde per niente e quasi posso sentire i suoi pensieri peccaminosi susseguirsi nella sua mente. I tatuaggi brillano, la barba si imperla di piccole gocce, i capelli lunghi gli cadono sulle spalle, scuri e pesanti e poi allunga una mano verso di me. Non è delicato, mi afferra il polso, che tra le sue dita sembra un filo d’erba e mi tira. Incespico nelle ciabatte da doccia e finisco contro di lui. Afferra il bagnoschiuma, se lo mette in un palmo e poi mi gira contro il divisorio. “La schiena, non l’hai insaponata” mugugna. Così passa la mano sulle mie spalle, lungo la spina dorsale, per allargarla sui glutei che ora palpa con possesso. Impreca sottovoce e poi si spinge su di me. “Mo sì che sei insaponata a dovere” mormora vicino, così tanto da sentire la sua voce sotto la pelle discendere il collo e poi la schiena per fermarsi lì, dove lui spinge. “Mo sì che è Natale.”


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