Titolo: Proibito
Serie: Spin-off Destiny Trilogy
Autrice: Francesca C. Cominelli
Editore: Self
Genere: Romance Erotico
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: 2.99 €/ 15,00 €
Data pubblicazione: 18 dicembre 2018
Protagonisti: Cole e Britney
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Link di acquisto: https://www.amazon.it/ Proibito-Spin-off-Destiny- Trilogy-Vol-ebook/dp/ B07L9HY3RM/ref=sr_1_2?ie=UTF8& qid=1544623266&sr=8-2& keywords=proibito+francesca+c+ cominelli
Quando il ragazzo che ti piace è uno dei migliori amici di tuo fratello.
Troppo grande per te.
Troppo distante.
Troppo importante anche solo per perdere quel poco di rapporto che si è creato tra voi.
Britney Cooper si trova esattamente in questa situazione: innamorata della persona sbagliata, che non la degna nemmeno di uno sguardo, ma che nel profondo non può più fare a meno di lei.
Cole Bloom, il cowboy di ghiaccio, dallo sguardo imperturbabile, che non lascia trasparire nemmeno un'emozione, si ritroverà a dover resistere alla passione di una ragazzina, sorella minore del suo migliore amico, che sembra non riuscire a togliersi dalla testa.
Due anime che si inseguono senza mai riuscire realmente a trovarsi.
Due anime pronte ad affrontare il loro rapporto proibito pur di essere finalmente felici.
A volte è l’agnello più mansueto a essere più temibile del lupo.
Francesca C. Cominelli, Chicca per gli amici, è una sognatrice, nata nel 1993 in un piccolo paese vicino al Lago di Garda in cui vive insieme alla famiglia. Le sue più grandi passioni sono sempre state l’equitazione e la lettura. È cresciuta con i libri, sono sempre stati una via di fuga, un momento in cui si poteva estraniare dalla realtà e vivere in un mondo diverso; d'altro canto, scrivere le ha permesso di liberare la mente e sfogarsi, mettere nero su bianco i suoi pensieri e creare un mondo tutto suo. È grazie ai suoi sogni e alla sua determinazione se è arrivata fin qui. E Proibito è la sua ennesima sfida, un sogno che ha voluto condividere con i suoi lettori.
Prologo
Parlare di amore non è mai semplice, così come viverlo. Bisogna essere capaci e, se non lo si è, è necessario imparare. Io l’ho provato sulla mia stessa pelle e ho rischiato di morirne.
Persino comprenderlo è difficile.
E quando l’amore è così forte da annientarti, beh…allora non puoi proprio fare nulla. Quando è così forte da non essere in grado di contenerlo.Così forte da far male, da desiderare passi. Così forte da temere possa squarciarti il petto e strappartelo dalla carne. Così forte da non poterne più fare a meno. Come una droga si insinua nella testa, nell’anima e ti prosciuga. Ti distrugge. Vivere l’amore non è semplice e parlarne ancora meno, ma io voglio provarci.
Perché tutti si aspettano il principe azzurro con il cavallo bianco.
Perché tutti devono sapere che il principe azzurro non esiste, ma è un demone travestito da angelo in sella a una moto.
Perché tutti devono sapere che le storie d’amore che ti raccontano non sono vere.
E io voglio raccontarvene una: la mia.
«Le bambine non dovrebbero giocare con il lupo cattivo» mormoro vicino, troppo vicino alle sue labbra. Il suo respiro sfiora le mie e sa di buono. Gelsomino e fieno. Si sarà nascosta tra le balle a leggere. Brit tentenna. Ha gli occhi sgranati e continua a osservarmi la bocca. Sposto le dita sotto al suo mento e lo sollevo, in modo che torni a guardarmi.
«Non ho paura del lupo cattivo» farfuglia e mi perdo nelle sue pozze blu. Blu come l’oceano…A quell’immagine il mio corpo reagisce e si allontana da lei come se avesse preso la scossa. La mente inizia ad andare alla deriva e la blocco prima che sia troppo tardi.
Rimani dove sei!
Chiudo gli occhi e la mente, e prendo dei respiri profondi.
Quando torno a sollevare le palpebre, Brit mi sta guardando preoccupata. Fingo non sia successo nulla e torno la maschera impassibile di sempre.
«Dovresti averne, invece.»
Senza aggiungere altro mi allontano da lei. Devo tenere quanta più distanza possibile da quella bambina. Ha solo tredici anni, cazzo, e io venti! Devo darmi una controllata.
«A volte è l’agnello più mansueto a essere più temibile del lupo» esclama Brit rimasta appoggiata al muro. Mi pietrifico sul posto nel sentire quelle parole. I muscoli si tendono, stringo i pugni dentro le tasche dei miei jeans sgualciti e riprendo a camminare, senza mai voltarmi indietro.
Quella ragazzina mi fotterà il cervello.
Te l’ha già fottuto.
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