Titolo: E alla fine c’è la vita
Autore: Davide Rossi
Collana: Uno, due, tre… ciack!
Genere: Sceneggiatura
ISBN: 978-88-94921-10-6
Prezzo: € 9,00
Marco si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi. Marianna
vomita in un bagno dell'università. Mario si ritrova bloccato in un letto di
ospedale. Marika finisce a letto con un professore.
Tante vite che si bruciano, annientandosi con tutto ciò che è legale ed
illegale, alla ricerca disperata di un'altra boccata di ossigeno.
- Quale futuro mi riserva la vita?- pensa senza mai dirlo Marco. Osserva
Marika, invece della lezione, fantastica su di lei, se ne innamora. Si innamora
dell'idea di vita con lei. La insegue durante una delle mille feste, salvo
perderla per sempre.
Marianna vive la propria vita senza limiti. Si concede ai ragazzi. Ama le
griffe, l'estetica, l'apparenza le illude la vita. La realtà le serve il conto
facendole scoprire che aspetta un bambino. È innamorata di Marco, ma la
loro relazione è finita lasciando dei conti in sospeso fra i due. Ora aspetta
un bambino, e pensa sia suo.
Mario frequenta l'ateneo da pendolare. Ha un'esistenza quieta e fatta di pochi
fronzoli. Ha litigato con Marco perché ha frequentato Marianna. Ora, dopo un malore,
la malattia e l'ospedale capisce che la vita è molto di più che tenersi a
galla. Marika è una ragazza spagnola, arrivata a Pavia grazie ad uno dei tanti
progetti Erasmus. Lavora e studia. Una routine che non le lascia grande spazio
per una vita sociale amplia. La rottura con Jorge la spinge ad intraprendere un
viaggio nei party bagnati dall'alcol e animati dalle droghe. Finirà in coma
dopo un incidente stradale. Si riprenderà qualche giorno dopo, desiderosa di
cancellare quella parentesi frenetica dai suoi ricordi.
Un caleidoscopio su tante giovani vite, intrappolate dall'ansia di vivere la
vita al massimo. Il raggiungimento dell'abisso li spingerà a riemergere,
obbligandoli a prendere decisioni drastiche.
Davide Rossi è nato il 18/01/1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina.
Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film).
Parrallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi.
"E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi.
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