venerdì 13 luglio 2018

Recensione -La casa delle farfalle-













Titolo: La casa delle farfalle
Autrice: Silvia Montemurro
Editore: RIZZOLI
Pagine: 360
Genere: romanzo rosa
Data pubblicazione: 29 maggio 2018
Prezzo: ebook € 9,99; copertina flessibile € 
15,72
Link d'acquisto: https://amzn.to/2J3wmZc






Anita ha trent'anni e insegna biologia all'Università di Colonia. Non ama gli aerei e soffre di vertigini, ma non saprebbe spiegarne il motivo. Quando la sua vita viene sconvolta da un tragico evento, in crisi lascia Hans, il suo compagno, per tornare nei luoghi dov'è cresciuta - in treno naturalmente. Lì, sul lago di Como, è decisa a ritrovare se stessa. Mentre passeggia cullata dallo sciabordio delle onde, incontra una bambina dai tratti giapponesi e dalla voce meravigliosa. Si chiama Yoko e, proprio come lei, è segnata da una ferita difficile da rimarginare. Presto Anita, leggendo il diario della nonna Lucrezia, scoprirà di essere legata a Yoko da una storia rimasta sepolta per anni, che unisce le loro famiglie. Tutto ha origine nel 1943, quando la casa di Lucrezia, la villa delle Farfalle, viene occupata da alcuni ufficiali tedeschi. Tra lei e Will, uno degli ufficiali, nasce un sentimento dirompente, ma la guerra sembra ostacolarli... In questo romanzo ricco di grazia e femminilità si intrecciano due storie mozzafiato, dal passato ai giorni nostri. Perché la forza dell'amore, quello vero, non si dissolve con il trascorrere degli anni ma perdura nel tempo.






Cari lettori,
credo che spesso siano i libri a sceglierci, grazie ad un incontro casuale tra gli scaffali di una libreria o per un "errore" mentre cerchiamo un titolo tra la vastità di internet. Mi piace pensare che seguono il flusso delle nostre sincronie, o se volete chiamatele casualità, oppure coincidenze. Ma ciò che è per noi, trova sempre una via per giungere a destinazione. 
Tra quelle pagine possono riemergere ricordi che sembravano ormai dimenticati. 
Come in un gioco di rimembranze ci appaiono nella mente luoghi, persone, che ormai sono lontane dal nostro presente. E lì, immersi nella lettura, una frase può giungere dritta al cuore, avvolgendoci come un dolce abbraccio e farci sentire ancora per un attimo il calore di persone che ormai ci hanno lasciato. "Le persone che abbiamo amato tornano sempre da noi. A volte hanno le ali di una farfalla", parole che fanno vibrare l'anima, e ci fanno riscoprire quegli invisibili legami che esistono tra gli esseri umani aldilà del tempo e dello spazio. 
Il romanzo di Silvia Montemurro, ci regala tutto questo."La casa delle farfalle" è una lettura dalle tinte rosa, incentrato proprio sui rapporti affettivi, che delineano un ritratto familiare tutto al femminile. Si, tre donne, tre generazioni a confronto, tra segreti taciuti e scelte coraggiose le cui conseguenze ricadono a cascata sulla vita di un'intera famiglia.
L'autrice con una innata naturalezza è riuscita a tessere una trama coinvolgente, trascinando il lettore all'interno della vita di nonna Lucrezia, sua figlia Margherita e la nipote Anita, in un intreccio che si dipana in periodi storici differenti, mescolando passato, presente, e futuro. Donne che in apparenza potrebbero sembrare fragili e delicate come le farfalle, ma in realtà proprio come queste meravigliose creature, celano in sè una grande forza. Lucrezia è colei che dà vita a questa discendenza, in un periodo storico controverso e difficile, come quello della seconda guerra mondiale, dove innamorarsi di un uomo appartenente a forze nemiche è una pazzia. Ma l'amore non conosce  limiti, non ascolta ragione, arriva e travolge. Così, Lucrezia affronta le conseguenze di un amore proibito, andando contro tutto e tutti.
Attraverso sua figlia Margherita e altri personaggi secondari, conosceremo verità tenute nascoste per anni che Lucrezia ha portato con sé anche dopo la morte. Sarà la nipote Anita con la sua ostinazione, con il suo bisogno di comprendere il perché di alcuni atteggiamenti di sua madre Margherita, a far rivivere la storia di Lucrezia, scoprendone tutti i segreti.
Ho amato lo stile della Montemurro che con delicatezza ed eleganza ha affrontato temi importanti, caratterizzando tutti i personaggi in maniera coerente sia al periodo storico che li vede protagonisti, sia all'intreccio della storia stessa. Grazie alla cura con cui si sofferma a descrivere paesaggi e luoghi lontani dal mio quotidiano, ho avuto la sensazione di essere al fianco di Lucrezia in quegli anni di assedio e lotta, di sedere su un muretto e perdermi tra i riflessi di quel lago dove Anita ama passeggiare, di vagare nelle stanze della villa che Margherita sente ostile. "La casa delle farfalle" mette in risalto l'importanza dell'eredità emotiva. Sì, siamo la somma di scelte che crediamo di fare consapevolmente, ma a guardar bene, siamo anche la somma di insegnamenti familiari; in ognuno di noi c'è una piccola impronta delle persone a cui siamo connessi. Ecco perché, a mio avviso, Anita e Lucrezia pur appartenendo a due generazioni differenti si trovano a intraprendere, metaforicamente parlando, percorsi e scelte simili. Chissà, forse proprio Anita e le sue scelte riusciranno a dare il giusto significato a quelle fatte da Lucrezia, come fosse una sorta di compensazione carmica!
Buona lettura!

Laura
                                          



Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per aver commentato!